L'essere umano si rapporta al denaro principalmente attraverso due verbi: guadagnare e spendere.
Si guadagna vendendo il proprio lavoro, cioè producendo.
Si spende acquistando prodotti, cioè consumando.
Sono convinto che in questi due passaggi ci siano diverse fregature. Per questo cerco il modo di saltare il passaggio intermedio e soddisfare direttamente i miei bisogni col mio lavoro.
In questo blog raccolgo informazioni per ridurre (e forse annullare) la dipendenza dal denaro.
Filosofia del progetto.
Questo blog nasce dall'esigenza di riassumere le informazioni finora raccolte in ordine sparso sulla rete e metterle a disposizione di amici interessati e di tutti gli internauti. Si spera in un effetto domino che produca l'ampliamento delle conoscenze di tutti e la condivisione delle esperienze.
L'obiettivo ultimo, il filo conduttore del sito, è la realizzazione di una unità di produzione idealmente autosufficiente che riduca quanto più possibile la necessità di denaro dei suoi membri e che permetta loro di godere di quanto più tempo libero possibile.
In tale contesto, l'autocostruzione è fondamentale poichè permette di acquisire vaste conoscenze pratiche e poichè permette di adattare il progetto alle esigenze di ciascun realizzatore.
Nella scelta delle tecniche da utilizzare si persegue la praticità ma anche la semplicità; si cerca di intervenire meno possibile sui ritmi e sui cicli naturali di piante ed animali; si realizzano attrezzature che non dipendono da continui approvigionamenti di energia non rinnovabile; si accettano meccanismi di (ri)produzione che riducono al minimo il lavoro umano; si prova a riutilizzare tutto ciò che si produce ed a non creare rifiuti.
Il principio guida, dunque, è di natura eminentemente pratica ed egoistica. Ciò non toglie, tuttavia, che molti effetti collaterali del progetto possano essere apprezzati anche da chi abbia idee e persegua obiettivi differenti.
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Nota.
Una sigla segnala gli articoli in lingua straniera, come inglese (ENG), francese (FRA), spagnolo castigliano (ESP), catalano (CAT), galiziano (GAL), portoghese (POR). Chi avesse voglia di tradurre è benvenuto.
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Caro Iano complimenti per l'iniziativa. Sto esplorando pian pianino il blog che trovo molto utile. Quando cerco informazioni per questo o quello tendo a perdermi in mille blog e forum con il risultato che mi incasino non poco :(
RispondiEliminaQuesto potrebbe essere un buon punto di partenza per rimediare alla frammentarietà con cui questi temi sono sparsi nella rete.
Spero di riuscire anche io nel mio piccolo a dare un contributo.
bye
salvatore
Grazie a tutti coloro che hanno inviato segnalazioni, in particolare Salvatore e Lalica. Grazie anche a chi fa girare la voce: più siamo e più cose sappiamo.
RispondiEliminaSto spulciando gli arretrati, per cui prevedo di pubblicare il primo aggiornameto dopo pasqua, con tanto di dettagli dei miei imminenti primi due orti sinergici.
Nel frattempo approfittatene per spedirmi le vostre chicche.
Bel progetto e ottima realizzazione, ho trovato tantissime cose interessanti. mi permetti una critica? lo sfondo nero è un po' faticoso da leggere...
RispondiEliminaBel progetto Iano pero sono daccordo que oltre il contenuto, che è d interesse, la concezione grafica fa un po cagare! Quanto allo sfonso nero imagino che sia per risparmiare energia! Comunque continua cosi e quando avró computer e connezione spero poter aiutarti accolendomi con piacere vari traduzioni.
RispondiEliminaUn saluto
Ps: sei un fricchetone comunque ;)
Oi Paschkal benvenuto! se vuoi tradurre fammi sapere che c'è il manuale di Bonfils sulle coltivazioni da campo.
RispondiEliminaSulla veste grafica: qui non si bada alla forma :-)
Sul colore nero: non la prima critica al riguardo. la scelta NON è dovuta al risparmio di energia. E' che mi dà fastidio la troppa luce del bianco sparata in faccia. Magari è il carattere che non funziona, vedrò di studiare qualcosa sull'abbinamento ottimale sfondo-caratteri. Forse.
IEEE (assieme al suo orto) ringrazia e plaude con rigore alle iniziative di autosostentamento!
RispondiEliminaottima idea, vi sto felicemente saccheggiando :-).
RispondiEliminaper molto parzialmente ricompensare, ti segnalo questo video (che mi pare che non hai, scusami se sbaglio) in cui si insegna a fare una borsa di stoffa da usare per fare la spesa al posto degli odiosi sacchetti di carta http://www.marcoboschini.it/?p=1389 non l'ho ancora provata ma sembra facile.
saluti Barbara M.