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Le tre gallerie principali del Tav Firenze-Bologna (Vaglia, Firenzuola e Raticosa) hanno svuotato come cannucce la montagna, facendo scomparire sorgenti, pozzi e torrenti. A causa dei lavori di scavo (tredici lunghi anni di disagi nel Mugello) si sono persi 57 km d'acqua. La falda si è abbassata di almeno 200 metri.



Com'era e com'è diventato...

Non servono sismografi
per capire dove passa il tunnel dalla Tav tra Bologna e Firenze. Basta seguire una traccia di foreste rinsecchite, alvei vuoti, macerie. Persino i cinghiali rifiutano di vivere lassù. Sopra la "grande opera" esiste una scia di "grandi disastri" che la segnala fedelmente.

Spariti o quasi 81 torrenti, 37 sorgenti, 30 pozzi, 5 acquedotti. Ma le cifre non sono niente. Per farsi un' idea bisogna sentire il tanfo polveroso della montagna morta. Rifare i sentieri della Linea Gotica, tra i rovi, come in guerra.

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